L’ernia lombare è la rottura del disco intervertebrale con fuoriuscita del nucleo polposo (per usura o per eventi traumatici) ed è spesso associata a dolori alla schiena, spesso irradiati agli arti inferiori. È fondamentale comprendere e riconoscere i sintomi dell’ernia lombare e capire quali sono le sue cause per pianificare un trattamento efficace.
L’ernia del disco lombare
Generalmente, un’ernia discale si verifica quando il disco intervertebrale, che funge da cuscinetto ammortizzatore tra le vertebre, si danneggia e il nucleo polposo interno fuoriesce, in modo parziale o totale, spesso comprimendo i nervi spinali. Si parla di ernia contenuta quando il danno al disco vertebrale è limitato a una deformazione dello stesso. Mentre, quando siamo in presenza di una vera e propria fuoriuscita del nucleo polposo che va a comprimere i nervi adiacenti, parliamo di ernia espulsa.
Vengono definite ernie lombari quelle comprese fra L1 e L5. Si parla di ernia lombosacrale quando il disco danneggiato è quello interposto tra la vertebra L5 e la vertebra S1 (osso sacro). L’ernia discale lombare può causare dolori locali ed irradiati agli arti inferiori, talora associati a parestesie (formicolio) e, raramente a deficit della forza degli arti inferiori. Le fasce di età più colpite sono quelle in cui è più intensa l’attività lavorativa, vale a dire tra i 30 ed i 60 anni.
I trattamenti sono, in un primo momento, di tipo conservativo, ma se entro 6 mesi dall’esordio i sintomi non regrediscono deve essere preso in considerazione il trattamento chirurgico. Il trattamento chirurgico è generalmente di tipo mini-invasivo, ciòè eseguito con l’ausilio con mezzi di ingrandimento, microscopio (microdiscectomia) o endoscopio (discectomia endoscopica).
I trattamenti mini-invasivi, molto efficaci per la risoluzione dei sintomi legati alla compressione delle radici nervose (dolore e deficit di forza / sensibilità degli arti inferiori) non sono però altrettanto efficaci nella cura dei sintomi (lombalgia) legati al venir meno della funzione di sostegno del disco intervertebrale, che permane danneggiato e che può ulteriormente erniare (recidiva dell’ernia del disco).
Per risolvere allo stesso tempo lombalgia, dolori e deficit radicolari (quelli causati dalla compressione dei nervi spinali) e ridurre drasticamente il rischio di recidiva, il trattamento di elezione è la discectomia estesa con posizionamento nello spazio intervertebrale di gabbie (cages) di grandi dimensioni. In questo caso l’accesso avviene per via anteriore (ALIF) o antero-laterlae (XLIF, OLIF) e permette di ottenere la fusione delle vertebre. Spesso ALIF, XLIF e OLIF vengono eseguiti in associazione con l’atrodesi posteriore (artrodesi circonferenziale).
I sintomi principali dell’ernia lombare
I principali sintomi dell’ernia lombare e lombosacrale includono:
- Lombalgia, un dolore persistente e acuto nella parte bassa della schiena
- Sciatalgia, dolore al gluteo, alla zona posteriore della gamba e al piede
- Cruralgia, dolore alla faccia antero-laterale della coscia
- Parestesie (sensazione di formicolio), ipoestesia (riduzione della sensibilità), disestesie (intorpidimento, bruciore)
- Ipostenia (difficoltà o debolezza di alcuni movimenti degli arti inferiori).
Il paziente trova sollievo ai dolori lombari e al mal di schiena nello stare in posizione supina, mentre stazionare in piedi o seduti può aumentare il dolore.
Cause frequenti dell’ernia lombare
Le cause dell’ernia possono variare da sovraccarico fisico, incidenti, movimenti bruschi, o degenerazione dovuta all’età.
I principali fattori di rischio includono:
• attività lavorative gravose
• obesità
• sedentarietà
• il fumo di sigaretta
Attività fisica per tonificare la muscolatura dorsale e dieta equilibrata per evitare il sovrappeso possono essere un valido aiuto per evitare la comparsa di ernie del disco.
Diagnosi e trattamento dell’ernia lombare
Per la diagnosi di un’ernia vertebrale, spesso si ricorre a radiografie o risonanze magnetiche. Il trattamento può variare dalla fisioterapia e anti-infiammatori per ernie contenute, a interventi chirurgici per ernie espulse.
Trattamenti Conservativi
Quando l’ernia è in uno stadio poco avanzato, le cure iniziano con la terapia farmacologica in abbinamento a sedute di fisioterapia che, grazie a esercizi per l’ernia lombare, può dare sollievo al paziente.
Il medico consiglierà, quindi una combinazione di:
• fisioterapia per alleviare il dolore e rafforzare i muscoli
• trattamento farmacologico con anti-infiammatori (FANS) e analgesici
• infiltrazioni peridurali con cortisone per ridurre il dolore
Intervento chirurgico
Quando i metodi di trattamento conservativo — quali il riposo, la fisioterapia, i farmaci antinfiammatori e le iniezioni di corticosteroidi — non alleviano i sintomi, può essere considerata l’opzione chirurgica. L’intervento ha l’obiettivo di alleviare la pressione sui nervi e stabilizzare la regione lombare, se necessario.
Le tecniche chirurgiche per l’ernia del disco lombare includono:
microdiscectomia: questa tecnica minimamente invasiva permette di rimuovere il materiale del disco erniato che sta comprimendo il nervo. Si effettua tramite piccole incisioni, riducendo il dolore e il tempo di recupero post-operatorio.
laminectomia: in questa procedura, viene rimossa una porzione di lamina, la parte dell’osso che forma il canale spinale, per accedere e decomprimere le radici nervose.
fusione spinale: se la colonna vertebrale ha bisogno di maggiore stabilità, può essere necessaria una fusione, che coinvolge l’uso di materiali come metallo e innesti ossei per fondere insieme due o più vertebre.
La scelta della procedura più adatta è basata su una valutazione completa, che include la storia clinica del paziente, esami fisici dettagliati, e studi di imaging come la risonanza magnetica o la TAC. Questi strumenti aiutano a ottenere un quadro chiaro dell’anatomia spinale e delle strutture nervose coinvolte.